Dopo che il dipartimento della protezione civile ha rigettato la richiesta dello stato di calamità presentata dai comuni di Fara Sabina, Casaprota, Montopoli, Monteleone, Poggio Moiano, Poggio Nativo, Scandriglia e Castelnuovo, il consigliere regionale del PD Mario Perilli (foto), insieme ai colleghi del gruppo regionale Bruno Astorre, Tonino D’Annibale, Mario Di Carlo e Claudio Moscardelli ha presentato una proposta di legge che prevede l’autorizzazione di uno stanziamento di un milione e 500mila euro destinato a finanziare gli enti per le operazioni di emergenza, riparare danni alle infrastrutture e finanziare i privati per favorire la ripresa delle attività. Il fondo, che secondo il progetto d legge sarà gestito dalle Province interessate, dovrà distribuire i finanziamenti agli aventi diritto (Comuni, Province, enti o società a capitale pubblico gestori di pubblici servizi, per la riparazione dei danni alle infrastrutture destinate a pubblici servizi; ma anche privati per favorire la ripresa delle attività delle imprese produttive, commerciali, artigianali, professionali e di servizi e per la riparazione dei danni subiti dalle relative strutture, macchinari e attrezzature).
«Ho già parlato col presidente della commissione attività produttive per fare in modo che nella prima seduta possano essere incontrati i sindaci per capire l’entità delle loro richieste - ha spiegato Perilli - chiaramente un milione e mezzo di euro non è una cifra risolutiva, ma è una base da cui partire. Confido di concludere l’iter in commissione con l’approvazione della proposta entro dicembre in tempo per la finanziaria». Per fare in modo che la proposta si trasformi in legge, occorre però che la maggioranza sia d’accordo. «Sono fiducioso e lavorerò perché questa proposta sia il più condivisa possibile, punta ad aiutare i territori e le aziende indipendentemente dai colori politici».
Presenti alla conferenza stampa, i sindaci Vincenzo Mazzeo (Fara Sabina), Antimo Grilli (Montopoli), Sante Desideri (Poggio Moiano), Sabina Granieri (Nerola) e l'assessore provinciale Giancarlo Felici.
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