Il Governo Berlusconi ormai clinicamente e politicamente morto, tenuto in vita solo dalla stagione di riparazione del calciomercato, ha fatto un regalo di
Natale non richiesto e certamente non voluto a tutti i cittadini italiani.
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 292 del 15 dicembre è stato pubblicato il decreto del Ministero dell’Interno 9 dicembre 2010 che prevede la riduzione dei
trasferimenti erariali per l’anno 2011 a Province e Comuni con popolazione
superiore ai 5000 abitanti.
Il provvedimento è attuativo dell’art. 14 del decreto legge 31 maggio 2010 n. 78, convertito dalla legge 30 luglio 2010 n. 122, il quale stabilisce (comma 2) che i suddetti trasferimenti, comprensivi della compartecipazione IRPEF, dovuti alle Province, siano ridotti di 300 milioni di euro per l'anno 2011 e di 500 milioni annui a decorrere dall'anno 2012; mentre i trasferimenti erariali dovuti ai Comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti siano ridotti di 1.500 di euro milioni per l'anno 2011 e di 2.500 milioni annui a decorrere dall'anno 2012.
In altre parole, per il 2011, ciascuna Provincia sconterà una riduzione dei trasferimenti pari al 22,934% rispetto all'importo costituito dal totale generale 2010, mentre i Comuni, si vedranno ridotti i trasferimenti per un ammontare pari all'11,722% rispetto a quanto attribuito in spettanza sempre al 16 novembre 2010.
Inoltre nel 2012 questo taglio aumenterà ancora perché l’importo finanziario complessivo da recuperare sui Comuni passera da 1,5 MLD di € a 2,5 MLD di €.
Abbiamo visto tutti l’indegno spettacolo della compravendita dei parlamentari nei giorni scorsi, domani ne vedremo le conseguenze con questo taglio deciso a livello centrale senza condividerne il metodo nella Conferenza Stato-Città.
Perché non tagliare ministri, sottosegretari e consulenze varie a livello nazionale? Forse perché non ci sarebbero posti da offrire a parlamentari in cerca di altri lidi?
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